Vecchie case e nuove frane attorno a San Benedetto in Alpe

18/02/2024
San Benedetto in Alpe
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Mezzi propri da Piazzale Pancrazi, Faenza, (RA) - ore 8,00
DATA domenica 18 febbraio
Titolo Escursione in Appennino, o ciaspolata se c’è neve
Difficoltà E
Accompagnatori Giancarlo Fabbri (cell.3779157225), Antonio Proni (cell.3331957315)
DATA domenica 18 febbraio
Titolo Vecchie case e nuove frane attorno a San Benedetto in Alpe
Descrizione Lasciate le auto al parcheggio del campo sportivo di San Benedetto in Alpe (32T 715920 4873760) scendiamo ad attraversare il ponte della statale per imboccare il sentiero 415 B in prossimità di Cà Vedetta.
Il sentiero sale tra roverelle e, superate diverse frane, giungiamo a Cà Gigodeta sovrastata da un grande prato che permette un bel panorama su molta parte dell’Alta Valle del Montone, il crinale dell’Alpe di San Benedetto e di fronte le cime di Monte Fumarolo, Mandria e Gemelli.
Ripreso il cammino e superata la frana che ha sfiorato la casa stessa saliamo al Monte delle Capanne passando ai margini di un bel castagneto; la vegetazione più rada ci accompagna fino ad incrociare il sentiero 415 che ci porta al colle del Tramazzo coi suoi faggi. Giunti alla strada e terminata la salita prendiamo il sentiero 553 in direzione del piccolo rifugio di Poggio Gurioli., seguiamo la strada in direzione est per poi imboccare a destra il sentiero 433 (che poi è uno stradello) e scendere attraverso una abetina artificiale ai ruderi di Pian di Luciano e, in successione, Campi di Sopra, la Corte e infine la bella villa settecentesca di Ritorto che merita una breve sosta. 
Proseguiamo per la strada che ne è l’ingresso e dopo poco scendiamo per sentiero fino a guadare il fosso sottostante e giungere alla statale. Questo tratto è il più “problematico” in quanto una grande frana ha portato via alcuni tratti di sentiero, sarà quindi necessario percorrerlo con un poco di attenzione. Attraversata quindi la statale scendiamo al Fiume Montone che oltrepassiamo sul ponticello e risaliti alla casa rifugio di Prato ai Bovi, imbocchiamo il sentiero 427 che percorre a mezzacosta la destra idrografica e dopo aver attraversato l’ennesima frana (questa recentissima) torniamo alle auto.
Partenza ore 8,00, mezzi propri da Piazzale Pancrazi, pranzo al sacco
Tempi ore 6,00 (15 chilometri)
Dislivello 900 metri
Difficoltà EE (frane)
Accompagnatori Giancarlo Fabbri (cell.3779157225), Antonio Proni (cell.3331957315)