DATA: Domenica 30 marzo
Titolo: CSS - le Valli di Comacchio
Difficoltà: T/E
Accompagnatori:
DATA: Domenica 30 marzo
Titolo: Escursione alle Valli di Comacchio nel Parco del Delta del Po
Descrizione del percorso: Escursione dedicata ad una conoscenza più approfondita dell’aspetto storico e naturalistico della zona umida più estesa e importante d’Italia.
L’aspetto naturalistico del luogo è stato originato dagli interventi umani che ancor oggi avvengono.
Peculiarità del percorso: Il sito, inserito come ZSC – ZPS IT4060002 in Rete Natura 2000, comprende quanto rimane delle vaste valli salmastre, ricche di barene e dossi con vegetazione alofila, che sino ad un secolo fa caratterizzavano la parte Sud-orientale della provincia di Ferrara, e che ancora oggi costituiscono il più esteso complesso di zone umide salmastre della regione. L'estensione totale del complesso vallivo è di circa 11.400 ettari. Le profondità sono assai variabili e risentono della morfologia dei fondali e delle variazioni stagionali dovute a gestione dei livelli idrici a fini itticolturali, del bilancio tra precipitazioni ed evaporazione, delle maree: in media si aggirano sui 50-60 centimetri, con massimi di 1,5-2 metri. Le Valli di Comacchio si sono formate a causa dell’abbassamento del Delta del Po etrusco-romano e dei catini interfluviali circostanti, in particolare nel medioevo, e quindi dell’ingressione delle acque marine. Le Valli Fossa di Porto e Lido di Magnavacca sono separate dalla lunga penisola di Boscoforte, coincidente con il cordone litoraneo dell’età etrusca. La parte Nord-Est del sito è costituita dalle Saline di Comacchio, estese per circa 500 ettari, in disuso dal 1985. Il sito è pressoché totalmente incluso nel Parco Regionale del Delta del Po, stazioni "Valli di Comacchio" e "Centro storico di Comacchio". Il comprensorio vallivo di Comacchio è classificato come zona umida di importanza internazionale ai sensi della Convenzione di Ramsar.
Ritrovo: al parcheggio della trattoria Primaro (via Bellocchio) presso il ponte del fiume Reno sulla S.S. 309 Romea; trasferiremo le auto presso il punto di arrivo a Lido di Spina. Percorreremo l’argine del fiume Reno (CAI 106) poi l’argine «Dosso degli Angeli» sino al casone di pesca di Bellocchio. Proseguiremo sino a lido di Spina. Possibilità di avvistamento avifauna.
Attrezzatura: scarpe leggere da escursione. Abbigliamento secondo la stagione e il meteo previsto. Cappello. Crema solare. Repellente zecche. Binocolo.
A.A. Acqua al seguito, almeno un litro. Non sono presenti nel percorso fonti o sorgenti! E’ gradita la prenotazione al 338 5366172 anche tramite SMS oppure WhatsApp.
Partenza: ore 8,30, mezzi propri da Piazzale Pancrazi, pranzo al sacco.
Tempi: ore 6,00 comprese le soste (13 chilometri), dislivello 5 metri!
Difficoltà: T, E
Accompagnatori: Davide Emiliani (cell.3385366172), Luigi Melloni (cell.3496676934)